​Termoregolazione a zone per quartieri più sostenibili

La riduzione dei consumi, tema sempre più sentito da parte dei cittadini alle prese con il caro-bollette, è imprescindibile per lo sviluppo di città vivibili e sostenibili. Le soluzioni di building automation di Perry Electric offrono delle interessanti opportunità in questo ambito. Significativo è il caso di un intervento di dismissione della centrale termica di un supercondominio con circuito di alimentazione ad anello, incentivato col Superbonus 110%, in corso in un quartiere del centro di Milano.

L’intervento
I lavori hanno interessato 11 torri, per un totale di 663 appartamenti nei quali si contano 2652 corpi scaldanti. Oltre alla realizzazione dei cappotti termici, è stata prevista la sostituzione dell’unica caldaia che alimentava il quartiere con l’installazione di impianti ibridi, posizionati sul tetto di ciascun edificio. Per migliorare il comfort nelle singole unità abitative, limitare i consumi di energia complessivi e garantire la massima sostenibilità possibile dell’intervento, come da richiesta della committenza, è stata scelta la piattaforma tecnologica CDOM di Perry Electric per la termoregolazione a zone e la visualizzazione dei consumi.

Le soluzioni prescelte
L'impianto di riscaldamento apprende la richiesta di calore proveniente dalle singole zone tramite la centrale BMS Perry, collegata alle 663 centraline domotiche CDOM installate negli appartamenti, modulando la potenza in base all’effettiva richiesta. I 663 CDOM si interfacciano infatti con 2652 valvole elettroniche VTRX05 dotate di pile ricaricabili; altrettanti ripartitori di calore e 663 contatori di acqua sanitaria trasmettono al CDOM le informazioni sui consumi. Questa dotazione offre a ciascun utente la termoregolazione multizona degli ambienti e il pieno controllo dei consumi di acqua e calore, sia in locale tramite display del CDOM che da remoto tramite l’apposita APP. Inoltre, il gestore del calore può monitorare il funzionamento di tutto l'impianto via WEB attraverso l’apposito sinottico.

Infine, è stata prevista una rete wi-fi condominiale dedicata all’infrastruttura di building automation, per poter comunicare da remoto con i vari CDOM e caricare sul Cloud tutti i dati relativi ai consumi energetici.

Intelligenza distribuita
Nel caso specifico, i 663 CDOM collegati alla centrale BMS danno vita a un’intelligenza distribuita che, nell’ottimizzare i consumi in modo puntuale, limita l’impatto dell’intero quartiere sui consumi di energia cittadini. Dunque, una soluzione che nel caso specifico si colloca nel solco della smart city e dello sviluppo sostenibile.

Flessibile e scalabile
Ma la piattaforma CDOM può essere adottata in qualsiasi altro contesto di ristrutturazione, essendo scalabile e adattabile a diverse tipologie di impianto: centralizzati a colonne montanti, centralizzati anello, termoautonomi. I suoi canali di trasmissione e controllo wireless consentono di realizzare impianti di termoregolazione nuovi, o di riqualificare quelli esistenti, senza opere murarie invasive. Inoltre, secondo il DL 73 del 15/7/2020, il DL MISE del 6/8/2020 e il DL 34 del 19/5/2020, le spese sostenute per l’installazione e la messa in opera sono detraibili al 65% o al 110%, se trainati.

Le immagini:
(1-4) Il quartiere in ristrutturazione a Milano, composto di 11 torri per 663 appartamenti, nei quali sono stati installate 663 centraline CDOM

(5-6) I 663 CDOM installati consentono a ciascun utente la termoregolazione multizona degli ambienti

(7-8) CDOM riceve le informazioni sui consumi dai ripartitori di calore e dai contatori d’acqua sanitaria installati

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